09:00 – 19:30

I nostri orari Lun. – Ven.

06 3212296

Richiedi una consulenza

Facebook

LinkedIn

Instagram

Youtube

Cerca

Author: Lorenzo Aureli

mdstudiolegale > Articles posted by Lorenzo Aureli (Page 7)

L’indicazione dei costi della manodopera deve essere non soltanto separata ma anche integrale (TAR Abruzzo- Pescara, Sezione I, sentenza del 5 maggio 2020, n. 145)

Nel caso in cui la lex specialis contenga un espresso riferimento alla necessità di indicare integralmente il costo della manodopera, va obbligatoriamente escluso il concorrente incorso nell’omissione, sia pure solo parziale, di tale indicazione. Ciò anche qualora il medesimo concorrente abbia evidenziato la complessiva incidenza della manodopera tenendo conto del solo personale tecnico addetto al servizio, senza considerare il personale addetto agli uffici di supporto (ad es. ufficio tecnico, ufficio del personale, ufficio legale ufficio logistica ufficio acquisti, magazzini etc.). All’esito di una gara indetta dalla ASL per l’affidamento del servizio di gestione e trattamento dell’acqua sanitaria - cui avevano partecipato...

Continua a leggere

Contratto di avvalimento e sequestro preventivo dell’impresa ausiliaria (TAR Lazio – Roma, Sezione I, 27 aprile 2020, n. 4218)

Deve essere esclusa da una gara di appalto l’impresa che ha fatto ricorso ad un contratto di avvalimento nel caso in cui, al momento della sottoscrizione di tale contratto, risulti che l’impresa ausiliaria era destinataria di un decreto di sequestro preventivo e, tuttavia, il contratto in questione non sia stato sottoscritto anche dall’amministratore giudiziario. In tale ipotesi, infatti, non potendo il rappresentante legale della ditta ausiliaria compiere autonomamente atti produttivi di effetti giuridici in ordine a beni dei quali la società risulta spossessata in conseguenza del sequestro preventivo, il relativo contratto di avvalimento non può considerarsi validamente perfezionato. L’Anas indiceva una...

Continua a leggere

Avvalimento e sostituzione dell’impresa ausiliaria (Consiglio di Stato, Sezione V, 22 aprile 2020, n. 2551)

La sostituzione dell’impresa ausiliaria è consentita dall’art. 89, comma 3, del D.Lgs. n. 50/2016 anche nell’ambito del rapporto tra imprese scaturito dalla stipula di un contratto di avvalimento e, quindi, anche nella fase precedente rispetto all’esecuzione del contratto. Si tratta, invero, di un istituto derogatorio rispetto al principio dell’immodificabilità soggettiva del concorrente nel corso della procedura che risponde all’esigenza di evitare l’esclusione dell’operatore per ragioni a lui non direttamente riconducibili, favorendo in tal modo il ricorso all’istituto dell’avvalimento. Una Centrale di committenza indiceva una procedura per l’affidamento del servizio di igiene integrata dei rifiuti solidi urbani nel territorio di propria competenza. Una...

Continua a leggere

Limiti e modalità di applicazione della cosiddetta “clausola sociale” (Consiglio di Stato, Sezione V, 4 maggio 2020, n. 2796)

La previsione nel bando della c.d. “clausola sociale” non esclude né la possibilità, per il soggetto subentrante, di utilizzare una minor componente di manodopera rispetto al gestore uscente né la possibilità di applicare ai lavoratori riassorbiti tramite il ricorso alla medesima clausola i fattori di riduzione del costo del lavoro già applicati al personale alle dipendenze della subentrante. Una centrale di committenza indiceva una procedura pubblica per l’affidamento del servizio a ridotto impatto ambientale di refezione per le scuole e per i dipendenti di alcuni enti locali. All’esito della procedura di gara l’offerta della società classificatasi prima in graduatoria - essendo risultata...

Continua a leggere

Annullamento del provvedimento di ammissione dei partecipanti alla procedura e il termine di 18 mesi (TAR Lazio-Roma, sez. III quater, 6 maggio 2020, n. 4731)

Il termine di 18 mesi di cui all’art. 21 nonies della legge n. 241/1990 trova applicazione anche nel caso di annullamento del provvedimento di ammissione dei partecipanti alla procedura di gara adottato nella vigenza dell’art. 120, comma 2 bis, c.p.a.  Nel corso di una procedura di gara per la fornitura di manufatti odontotecnici indetta da una Azienda sanitaria locale la stazione appaltante, dopo aver valutato la sussistenza dei requisiti di partecipazione previsti dalla lex specialis, ammetteva tutti i concorrenti a prendere parte alla procedura. Nel corso delle verifiche prodromiche all’aggiudicazione, tuttavia, la stazione appaltante si determinava ad annullare d’ufficio il provvedimento di...

Continua a leggere

I beni demaniali collettivi e di uso civico come beni ambientali – paesistici da tutelare e gestire in una economia agricola-ambientale in continua evoluzione: i rapporti tra la Legge n. 168/2017 e la Legge n. 1766/1927 fissati dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 71 del 24 aprile 2020

Con la recentissima sentenza n. 71 del 24 aprile 2020 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 53 della Legge Regionale n. 34 del 29 dicembre 2010 con la quale la Regione Calabria aveva stabilito la cessazione dei diritti di uso civico, quando questi insistono sulle aree e sui nuclei di sviluppo industriale individuati dai piani regolatori, ai sensi dell’art. 20 della legge regionale Calabria n. 38/2001. La Corte costituzionale, in particolare, ha condiviso la prospettazione della Sezione speciale usi civici della Corte di Appello di Roma - quale giudice remittente - secondo cui il citato art. 53 della L.R....

Continua a leggere

E’ ammissibile il ricorso presentato avverso l’aggiudicazione dalla società classificatasi in terza posizione; l’offerta del concorrente si cristallizza al momento della presentazione della domanda e non sono ammesse successive modifiche della stessa in sede di verifica dell’anomalia; l’onere probatorio in materia di congruità dell’offerta grava sul soggetto che se ne giova, ovvero il concorrente la cui offerta è stata ritenuta congrua (Cons. Stato, sez. VI, 20 aprile 2020, nn. 2520 – 2521 -2522)

È ammissibile il ricorso proposto avverso l’aggiudicazione definitiva da parte del concorrente classificatosi in terza posizione nella graduatoria finale, anche qualora la verifica della congruità dell’offerta sia stata svolta nei confronti del solo concorrente collocatosi in prima posizione. Con riferimento all'ammissibilità del ricorso proposto avverso l’aggiudicazione definitiva da parte del concorrente classificatosi terzo nella graduatoria finale, il Consiglio di Stato ha innanzitutto ribadito che - per poter ritenere ammissibile un ricorso di tal fatta - è necessario che il terzo graduato censuri non soltanto l’offerta dell’aggiudicatario ma anche quella del concorrente collocatosi in seconda posizione. Più in generale, il Consiglio di Stato...

Continua a leggere

Il possesso delle attrezzature richieste dalla lex specialis costituisce un requisito di esecuzione e non un requisito di partecipazione (Consiglio di Stato, Sez. V, 25 marzo 2020, n. 2090)

Il possesso di specifiche attrezzature necessarie per l’espletamento del servizio costituisce un requisito di esecuzione delle prestazioni negoziali e non già un requisito di partecipazione alla gara. Deve quindi ritenersi illegittima la clausola della lex specialis che imponga il possesso di determinate attrezzature già all’atto di presentare la domanda di partecipazione alla gara; e ciò anche quando trattasi di requisito di valutazione dell’offerta tecnica ai fini di incrementarne il punteggio. Una Centrale unica di committenza indiceva una procedura di gara per l’affidamento del servizio di igiene integrata dei rifiuti urbani e assimilati prevedendo l’attribuzione di uno specifico punteggio tecnico in relazione...

Continua a leggere

La correzione dell’offerta può ritenersi ammissibile soltanto quando sia fornita una prova certa che detta modifica è volta ad emendare un errore materiale (Consiglio di Stato, Sez. III, 20 marzo 2020, n. 1998)

La rettifica di eventuali errori presenti nell’offerta è ammissibile soltanto quando è finalizzata ad emendare degli errori materiali o dei meri refusi, mentre non può essere consentita qualora sia volta a manipolare o “aggiustare” l’offerta, atteso che ciò comporterebbe una violazione della par condicio tra i partecipanti alla procedura. Un’Azienda sanitaria del Lazio indiceva una procedura aperta per l’affidamento del servizio di attività logistiche per evadere le richieste di approvvigionamento da parte dei reparti ospedalieri e di altre Asl, alla quale partecipavano due soli operatori: il gestore uscente del servizio e la società risultata poi aggiudicataria con un punteggio superiore. Il gestore...

Continua a leggere