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Appalti

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Malfunzionamento della piattaforma e riapertura dei termini per la presentazione delle offerte (Tar Lazio, Latina, Sez. I, 21 ottobre 2022, n. 802)

Nel caso di presentazione delle offerte attraverso mezzi di comunicazione elettronici messi a disposizione dalla Stazione appaltante, qualora si verifichi un mancato funzionamento o un malfunzionamento di tali mezzi tale da impedire la corretta presentazione delle offerte, la Stazione appaltante adotta i necessari provvedimenti al fine di assicurare la regolarità della procedura nel rispetto dei principi di cui all’art. 30 del D.lgs. n. 50/2016, anche disponendo la sospensione del termine per la ricezione delle offerte per il periodo di tempo necessario a ripristinare il normale funzionamento dei mezzi e la proroga dello stesso per una durata proporzionale alla gravità del...

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I CAM (Criteri Ambientali Minimi) devono essere inseriti nella lex specialis configurando obblighi immediatamente cogenti per la Stazione appaltante, pena la riedizione della gara (Consiglio di Stato, Sez. III, 14 ottobre 2022, n. 8773)

È illegittima l’aggiudicazione di una gara di appalto di servizi disposta a seguito dello svolgimento di una procedura di evidenza pubblica, esperita in forza di un bando recante la previsione dell’osservanza dei CAM, Criteri Ambientali Minimi, solo con carattere premiale. Le procedure concorrenziali, infatti, devono svolgersi in armonia con le prescrizioni di cui all’art. 34 del D.lgs. n. 50/2016, il quale richiede l’inserimento obbligatorio, nella documentazione di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei CAM, con la conseguenza che l’aggiudicazione viziata dal mancato inserimento dei CAM nella legge di gara, determina la caducazione dell’intera procedura di...

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Il Consiglio di Stato chiarisce la portata applicativa del termine triennale di rilevanza del grave illecito professionale di cui all’art. 80, comma 10-bis del D. lgs. n. 50/2016 (Consiglio di Stato, Sez. IV, 7 ottobre 2022, n. 8611)

In assenza di un accertamento definitivo, cristallizzato in una sentenza o in un provvedimento amministrativo divenuto inoppugnabile, il termine triennale, ex art. 80, comma 10-bis del D.lgs. n. 50/2016, idoneo ad elidere la rilevanza dei fatti determinanti l’impossibilità di contrattare con la Pubblica Amministrazione, decorre, non dalla commissione materiale del fatto in sé, bensì dall’accertamento del fatto. Solo quest’ultimo, infatti, vale, in quanto tale, ad ascrivere alla mera situazione fattuale una qualificazione giuridicamente rilevante ai fini dell’operatività delle regole espulsive, nei termini legalmente scanditi. Due società impugnavano dinanzi al TAR di Salerno gli atti relativi alla procedura di gara indetta da un Comune...

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L’ANAC è tenuta a valutare l’utilità della notizia prima di procedere all’iscrizione nel casellario informatico (TAR Lazio, Roma, Sez. I Quater, 8 settembre 2022, n. 11699)

Va rilevato che in ordine all’esercizio del potere di annotazione, la giurisprudenza ha specificato che l’Autorità ha il dovere di valutare sia la conferenza della notizia rispetto alle finalità di tenuta del Casellario, sia l'utilità della stessa quale indice rivelatore di inaffidabilità dell'operatore economico attinto dalla annotazione. Sul punto, il TAR Lazio ha ricordato che l’annotazione deve essere riportata in maniera puntuale ed esatta; ciò, al duplice fine di fornire la corretta indicazione in ordine al fatto potenzialmente escludente e di tutelare l’interesse del soggetto annotato a che venga iscritta una notizia “utile”, ma riportata nei suoi effettivi contorni giuridico-fattuali. Un operatore...

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Il principio di rotazione: limiti di applicazione nelle procedure di gara sotto soglia (Consiglio di Stato, Sez. V, 7 settembre 2022, n. 7794)

In tema di partecipazione alle gare di appalto deve ritenersi che il principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti, ex art. 36, comma 1, del d.lgs. n. 50/2016, è inapplicabile nei casi in cui la procedura di gara presenti profili peculiari che finiscono col forgiare una sorta di procedura mista, aperta al mercato, ordinaria o negoziata, che si colloca al di fuori di quelle tipiche previste dalla legge. In tali casi non ricorre la ratio che caratterizza il principio di rotazione degli inviti, atteso che la procedura risulta assimilabile a una procedura ordinaria o comunque aperta al mercato. In esito ad una procedura negoziata sotto...

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Accesso agli atti: l’impugnativa del silenzio-diniego non può considerarsi quale implicita impugnativa del diniego espresso adottato dalla P.A. non ritualmente impugnato (Consiglio di Stato, Sez. V, 6 settembre 2022, n. 7764)

Ha ricordato il Consiglio di Stato che non si forma il silenzio-diniego se l’Amministrazione riscontra l’istanza di accesso prima della scadenza del termine di trenta giorni dalla sua presentazione. Pertanto, in tale ipotesi - qualora il privato abbia impugnato non il diniego adottato dalla P.A. entro il termine di legge ma un (inesistente) silenzio-rigetto - non sussiste il presupposto principale per proporre l’azione avverso il silenzio rigetto ex art. 116 C.P.A. (ossia il “silenzio”), con conseguente inammissibilità di siffatta azione. Con la medesima decisione il Consiglio di Stato ha poi rilevato che l’istanza di accesso può avere ad oggetto solamente...

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L’adozione di una interdittiva antimafia legittima la Stazione appaltante ad escutere la garanzia definitiva (Consiglio di Stato, Sez. III, 21 giugno 2022, n. 5093)

L’adozione di un provvedimento interdittivo antimafia deve considerarsi quale evenienza addebitabile all'appaltatore: ciò in quanto - benché l'informativa antimafia possa qualificarsi come una “sopravvenienza” - i fatti che ne costituiscono il fondamento giustificativo e di cui la citata misura costituisce semplice sviluppo sono sicuramente conosciuti, o comunque conoscibili, dall'aggiudicataria. Pertanto, a fronte dell’adozione di una interdittiva antimafia, la Stazione Appaltante è legittimata ad escutere la cauzione definitiva di cui all’art. 103 del Codice, poiché quest’ultima è posta a presidio “dell'adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse”. Con ricorso in appello...

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La giurisdizione in merito alle controversie concernenti la revisione dei prezzi spetta al Giudice Amministrativo (TAR Campania, Napoli, Sez. V, 16 giugno 2022 n. 4095)

La giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo in materia di controversie concernenti la revisione dei prezzi - prevista dall’art. 133, comma 1, lett. e), n. 2, del c.p.a. - ha una portata ampia e generale, includendo ogni controversia concernente la revisione dei prezzi di un contratto di appalto, compreso il profilo del quantum debeatur, con definitivo superamento di quel tradizionale orientamento interpretativo secondo il quale al giudice amministrativo spettavano le sole controversie relative all’an della pretesa alla revisione del prezzo, mentre competevano al giudice ordinario le questioni inerenti alla quantificazione del compenso. A fronte di una istanza presentata da una società aggiudicataria...

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Non può essere automaticamente escluso dalla gara il concorrente che indica come progettista un professionista coinvolto nella predisposizione nei progetti posti a base della medesima gara (Consiglio di Stato, Sez. V, 1 luglio 2022, n. 5499)

La circostanza che un concorrente abbia indicato come progettista preposto alla redazione della progettazione esecutiva un professionista che ha predisposto i progetti posti a base della gara non può comportare - ai sensi dell’art. 24, comma 7 del D.Lgs. n. 50/2016 - l’automatica esclusione del medesimo concorrente. Detta norma, infatti, non introduce una causa automatica e insuperabile d’esclusione ma determina un regime di “inversione normativa dell’onere della prova”, in base al quale l’operatore economico può dimostrare che l’esperienza acquisita nell’espletamento dell’incarico di progettazione non ha determinato un vantaggio tale da falsare la concorrenza con gli altri operatori in fase di...

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