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Appalti

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Il giusto margine di guadagno sul prezzo dell’appalto serve a giustificarne la corretta esecuzione (Consiglio di Stato, Sez. V, 27.11.2019, n. 8110)

Gli appalti pubblici devono essere affidati ad un prezzo che consenta un margine di guadagno adeguato per le imprese, poiché gli appalti in perdita porterebbero inevitabilmente ad una negligente esecuzione da parte degli affidatari e ad un probabile contenzioso; laddove i costi non considerati o non giustificati siano invece tali da non poter essere coperti neppure mediante il valore economico dell’utile stimato, è evidente che l’offerta diventa non remunerativa e, pertanto, non sostenibile. Una centrale di committenza indiceva una procedura aperta per la gestione del servizio di ristorazione scolastica e sociale per una durata pari a tre anni, prevedendo nel capitolato...

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Estinzione del reato ed omessa dichiarazione della sentenza di condanna in sede di partecipazione alle gare (Consiglio di Stato, Sez. III, 13.02.2020, n. 1174)

L’estinzione del reato - che consente di non dichiarare l’emanazione del relativo provvedimento di condanna - non può ritenersi una conseguenza automatica del mero decorso del tempo, ma deve essere formalizzata in una pronuncia espressa del giudice dell’esecuzione penale, che è l’unico soggetto al quale l’ordinamento attribuisce il compito di verificare la sussistenza dei presupposti e delle condizioni per la relativa declaratoria. Conseguentemente, fino a quando non interviene tale provvedimento giurisdizionale, non può legittimamente parlarsi di “reato estinto” e il concorrente non è esonerato dalla dichiarazione dell’intervenuta condanna in sede di presentazione della domanda di partecipazione alla gara. All’esito dello svolgimento...

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I criteri ambientali minimi (CAM)

Il contesto di riferimento Il Green Public Procurement (cd. GPP - ovvero, tradotto, gli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione) è lo strumento in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto di beni e servizi, incoraggiando la diffusione di tecnologie sostenibili e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca di soluzioni tecnologiche che abbiano il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita. Al fine di massimizzare la diffusione del GPP, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha elaborato sin dal...

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Suddivisione dell’appalto in lotti ed estensione del sindacato del Giudice Amministrativo (Consiglio di Stato, sez. VI, 02.01.2020, n. 25)

La scelta di suddividere in lotti l’appalto, ai sensi dell’art. 51 del D.Lgs. n. 50/2016, costituisce una decisione di carattere discrezionale dell’Amministrazione che deve ritenersi legittima purché sorretta da una motivazione adeguata. Tale decisione è sindacabile in sede giurisdizionale soltanto in ipotesi di violazione dei principi di ragionevolezza, proporzionalità ed adeguatezza dell’istruttoria. All’esito di una procedura di gara indetta per l'affidamento del servizio di portierato, assistenza alle aule e manutenzione degli impianti antintrusione e videosorveglianza una società risultata non affidataria del servizio contestava in sede giurisdizionale la scelta della Stazione Appaltante di suddividere in lotti l’appalto, evidenziando che i tre lotti...

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La dichiarazione su precedenti illeciti professionali: i poteri sanzionatori dell’ANAC (Consiglio di Stato, Sez. V, 13.12.2019, n. 8480)

È illegittima la sanzione da parte dell’ANAC nei confronti del concorrente che abbia omesso di dichiarare un grave illecito professionale qualora quest’ultimo sia costituito da fatti che non possono comportare l’esclusione dalla procedura di gara e che non siano stati annotati nel Casellario informatico dell’Autorità in quanto solo rispetto alle notizie escludenti ed inserite nel medesimo Casellario si pone un onere dichiarativo a carico del soggetto partecipante alla gara. All’esito di una procedura di gara indetta da un Ente comunale, per il tramite di una Centrale di Committenza, una società partecipante veniva esclusa - ai sensi dell’art. 80, comma 5, lett....

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Deroghe al principio di rotazione negli affidamenti sotto soglia (Tar Marche, 20.11.2019, n. 707)

Il principio di rotazione si deve coordinare con i principi di rango costituzionale, ivi compresi quelli espressi all'articolo 97 Cost., nella parte in cui si impone alle amministrazioni pubbliche di concorrere all’obiettivo del pareggio di bilancio di cui all’art. 81 Cost.. È dunque legittima la scelta della P.A. di invitare anche l’affidatario uscente, purché tale decisione sia esplicitamente finalizzata a tutelare il pubblico interesse al risparmio di danaro pubblico. In una gara per l’affidamento del servizio di manutenzione e riparazione veicoli indetta da un Ente Comunale l’Amministrazione procedeva dapprima ad inviare un avviso esplorativo volto ad acquisire manifestazioni di interesse e,...

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Nomina dei membri della commissione ed approvazione degli atti di gara: funzioni separate a tutela della terzietà dell’amministrazione (Tar Sicilia, Catania, 6 dicembre 2019, n. 2926)

Il Responsabile del servizio comunale interessato dall'appalto - che svolga anche il ruolo di componente della Commissione di gara - non può approvare gli atti della procedura. Ciò in quanto nel procedimento d'appalto, a differenza di quanto accade in generale nel procedimento amministrativo, esiste un principio di terzietà tra i soggetti che hanno predisposto gli atti e il soggetto chiamato a effettuare il controllo sulla regolarità delle operazioni compiute e, quindi, ad adottare la determinazione di aggiudicazione. Nell’ambito di una procedura di gara per l’affidamento del servizio sociale professionale presso un Ente comunale, un concorrente - risultato non aggiudicatario - impugnava...

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Requisiti di partecipazione alle procedure di gara: legittima l’esclusione dalla procedura in caso di mancanza dell’iscrizione alla Camera di Commercio, poiché quest’ultima costituisce un requisito di idoneità professionale (Cons. Stato, Sez. V, 15 novembre 2019, n. 7846)

La carenza dell’iscrizione alla Camera di Commercio al momento della presentazione della domanda di partecipazione ad una gara pubblica comporta l’esclusione del concorrente. L'iscrizione camerale, invero, è assurta a requisito di idoneità professionale ai sensi dell’art. 83, comma 1, lett. a), e 3, del D.Lgs. n. 50/2016: la sua utilità sostanziale è, infatti, quella di consentire l'ingresso in gara dei soli concorrenti forniti di una professionalità coerente con le prestazioni oggetto dell'affidamento pubblico La pronuncia in commento trae origine dall’impugnazione, dinanzi al Giudice Amministrativo, del provvedimento con cui una Stazione appaltante, nell’ambito di una procedura di gara, annullava l’aggiudicazione disposta in...

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La verifica dell’anomalia dell’offerta nelle procedure di affidamento delle concessioni: le giustificazioni dell’operatore economico non possono basarsi sui ricavi realizzati dal gestore uscente qualora conosciuti solo da quest’ultimo (Consiglio di Stato, Sez. III, 5 dicembre 2019, n. 8340)

Nell'ambito di una procedura di gara concernente l'affidamento di una concessione pubblica la stazione appaltante, nel corso della verifica di congruità di un’offerta sospetta di anomalia, non può assumere quale parametro i ricavi realizzati nel corso della gestione pregressa, qualora i medesimi ricavi - difformi dal valore stimato della concessione indicato dal bando in modo uniforme per tutti i concorrenti - costituiscano un dato economico conosciuto dal solo gestore uscente. L’art. 167 del D.Lgs. n. 50/2016 (di seguito Codice) dispone che le Stazioni appaltanti siano tenute fissare nel bando di gara un “valore presunto” della concessione da affidare seguendo un metodo...

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Nomina delle Commissioni di gara: il Consiglio di Stato ribadisce che spetta alle Pubbliche Amministrazioni l’onere di provare l’insussistenza di possibili profili d’incompatibilità dei commissari di gara rispetto al singolo appalto (Consiglio di Stato, Sez. V, 2 dicembre 2019, n. 8248)

L’incompatibilità dei componenti della Commissione di gara deve essere valutata in concreto e non in astratto, tenendo conto delle specificità del caso, della portata della funzione o dell’incarico svolti dal singolo commissario e della relativa incidenza nello svolgimento della procedura di gara. Pertanto, sulla base del cd. principio della vicinanza della prova, spetta alla Stazione appaltante l’onere di provare l’insussistenza di possibili incompatibilità dei commissari di gara rispetto alla specifica procedura di gara di cui si controverte. La pronuncia in commento trae origine dall’impugnazione, da parte dei un concorrente classificatosi in seconda posizione nell’ambito di una gara per l’affidamento di un...

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