09:00 – 19:30

I nostri orari Lun. – Ven.

06 3212296

Richiedi una consulenza

Facebook

LinkedIn

Instagram

Youtube

Cerca

Il mutamento di destinazione delle terre di demanio collettivo e di uso civico deve consistere in un beneficio reale per la collettività di abitanti

Con sentenza n. 53 del 8 febbraio 2021 il TAR Abruzzo ha chiarito che il mutamento di destinazione delle terre di demanio collettivo e di uso civico – che necessariamente comporta una limitazione del pieno godimento dei diritti di uso civico – deve consistere in un beneficio reale per la generalità degli abitanti e non in un vantaggio indiretto che possa coincidere anche con il pagamento di un canone concessorio da parte del soggetto privato utilizzatore del bene collettivo.

Inoltre, con riferimento alle modalità di assegnazione dei terreni di demanio collettivo e di uso civico in godimento a soggetti privati, il TAR ha chiarito che “…la natura comunque pubblica dei diritti di uso civico comporta, in linea generale, l’applicazione dei principi di derivazione comunitaria, di concorrenza, parità di trattamento, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità di cui all’articolo 1 della legge n. 241 del 1990 e s.m.i., i quali ….debbono informare il comportamento della P.A., anche quando, come nel caso di concessioni di diritti su beni pubblici, non vi è una specifica norma che preveda la procedura dell’evidenza pubblica (Consiglio di Stato sezione V, 19 giugno 2009 n. 4035)…”.

Ne discende, dunque, che ogni qualvolta l’ente gestore decida di affidare i beni collettivi al godimento di soggetti terzi privati, dovrà attivare le procedure per il mutamento di destinazione d’uso nel rispetto anche delle regole di cui alla legge n. 241 del 1990 e, in particolare, dei principi generali di trasparenza, imparzialità e dell’evidenza pubblica prescritta dalla normativa europea per ogni concessione di diritti su beni pubblici (Consiglio Stato, sez. IV, n. 5993/2020).

Scarica la sentenza del TAR Abruzzo