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Author: reasoluzioni

mdstudiolegale > Articles posted by reasoluzioni (Page 5)

La valenza paesistico-ambientale dei beni demaniali di uso civico

L’aspetto paesistico-ambientale dei beni demaniali di uso civico non è stato evidenziato dalla legge fondamentale n. 1766 del 16 giugno 1927 che, pur avendo sancito il regime giuridico di inalienabilità e indisponibilità dei beni medesimi (art. 1), si è limitata ad attuare il “progetto” liquidatorio - che aveva ispirato il legislatore del 1927 - e quindi a procedere unicamente all’accertamento e sistemazione dei beni medesimi finalizzati alla liquidazione degli usi civici, piuttosto che alla loro conservazione e tutela. Solo con la legge n. 431/1985, c.d. legge Galasso, i beni demaniali di uso civico sono stati riconosciuti ex lege come beni ambientali...

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Le competenze regionali in materia di usi civici dopo la legge n. 168/17

La legge 20 novembre 2017 n. 168, nel dichiarare gli enti esponenziali dei beni demaniali collettivi e i diritti di uso civico delle collettività titolari come persone giuridiche di diritto privato con autonomia statutaria[1], ha fortemente limitato il ruolo e le competenze delle Regioni nella materia degli usi civici. Nello specifico, la legge n. 168/17 ha assegnato alle Regioni il termine di un anno dalla data di entrata in vigore della legge, per esercitare le competenze ad esse attribuite dall’art. 3 della legge montagna n. 97 del 1994.[2] Tali competenze attengono al procedimento di mutamento di destinazione d’uso dei beni, garantendone la...

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Gli enti esponenziali delle collettività titolari dei beni demaniali collettivi e di uso civico alla luce della legge n. 168/17

La legge 20 novembre 2017 n. 168 ha dichiarato gli enti esponenziali, che amministrano e gestiscono i beni demaniali collettivi e i diritti di uso civico delle collettività titolari, persone giuridiche di diritto privato con autonomia statutaria.[1] Il riconoscimento ex lege della natura privata degli enti ha consentito il superamento della questione della mancata attuazione da parte delle Regioni dell’art. 3 della legge montagna n. 97 del 1994, che aveva affidato alle Regioni medesime il compito di stabilire le modalità di conferimento della personalità giuridica alle organizzazioni montane per la gestione dei beni agro-silvo-pastorali. La personalità giuridica di diritto privato ha determinato...

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Le principali misure in materia di contratti pubblici nel D.L. 76/2020 (convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 120/2020)

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Per la legittimazione del possesso e affrancazione degli usi civici gravanti su un fondo è necessario dimostrarne il possesso ultradecennale (Tar Lazio – Latina, 11 giugno 2020, n. 215)

La legittimazione del possesso di un terreno di demanio di uso civico presuppone la dimostrazione del possesso ultradecennale del fondo medesimo, ai sensi dell’art. 9 della legge n. 1766/27. Il Comune di Fondi respingeva un’istanza per la legittimazione del possesso e relativa affrancazione dal gravame di uso civico su terreni che il privato riteneva di possedere. A corredo dell’istanza di legittimazione il privato aveva allegato un contratto di affitto che avrebbe dimostrato la certezza della data in ordine alla piena disponibilità del terreno da parte del ricorrente stesso. Il privato impugnava tale provvedimento innanzi al TAR Competente. Con la sentenza in commento, tuttavia, il...

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I rivestimenti dei balconi sono considerati beni comuni (Corte di Cassazione, sezione VI, 8 giugno 2020, n. 10848)

I rivestimenti dei balconi - ringhiere e divisori - devono essere considerati beni comuni dell’edificio in quanto svolgono, in via prevalente ed essenziale, la funzione estetica per l’edificio stesso, divenendo elementi decorativi e ornamentali essenziali della facciata e contribuendo a renderla esteticamente gradevole Un condomino contestava l’assunto del Giudice di Pace di Milano che avrebbe errato nel ritenere che le ringhiere e i divisori dei balconi fossero ricompresi tra le parti condominiali e che quindi le relative spese dovessero essere ripartite tra tutti i condomini, come da delibera assembleare, in quanto i medesimi non avrebbero costituito elementi decorativi dell’edificio. Con la sentenza...

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Le concessioni demaniali marittime nel decreto “rilancio” e nella Legge di bilancio 2019

I - Introduzione Il decreto “rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34) è di recente intervenuto sul tema delle concessioni demaniali marittime introducendo - nei termini che saranno meglio specificati nel prosieguo - una sospensione dei procedimenti amministrativi volti alla nuova assegnazione delle concessioni demaniali marittime o alla riacquisizione al patrimonio pubblico delle aree demaniali. In particolare, l’art. 182, comma 2, del decreto rilancio prevede quanto segue: “In riferimento ai beni del demanio marittimo in concessione, tenuto conto degli effetti derivanti nel settore dall'emergenza da COVID-19 nonché dell'esigenza di assicurare la certezza dei rapporti giuridici e la parità di trattamento tra gli operatori,...

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Il collaudo delle opere pubbliche

I - Nozioni generali dell’istituto Come noto, gli appalti pubblici possono essere suddivisi, da un punto di vista procedimentale, in due fasi distinte. La prima fase, quella di gara, prende avvio con l’indizione della gara pubblica e si conclude con l’aggiudicazione definitiva dell’appalto, con cui viene individuato il soggetto cui affidare la realizzazione della commessa pubblica. Tale fase, in cui l’Amministrazione svolge un ruolo centrale, è regolata da norme pubblicistiche, in primis il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016): le controversie che insorgono in relazione a detto segmento procedimentale, quindi, sono demandate alla cognizione del Giudice amministrativo (Tribunali Amministrativi Regionali e Consiglio...

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